Come si traduce la parola coriandoli in spagnolo?
Si tratta di un simpatico caso di falsos amigos. La tradizione di lanciare i coriandoli, piccoli pezzi di carta colorata tipici del Carnevale e di altre occasioni speciali, esiste anche in Spagna e molti altri Paesi di cultura latina e non.
In Spagnolo i coriandoli si chiamano confeti (si usa anche con la doppia t: confetti). Apparentemente nulla a che vedere con i nostri confetti che invece in spagnolo si chiamano peladillas e che si usano come dono augurale in occasioni di feste e celebrazioni speciali come battezzi (bautizos) e matrimoni (bodas).
Un paio di esempi:
- Los invitados lanzaron confeti y serpentinas a los novios (Gli invitati hanno lanciato coriandoli e stelle filanti agli sposi)
- Me regalaron unas peladillas azules en en ocasión del bautizo de Juanito (Mi hanno regalato dei confetti azzurri in occasione del battesimo di Juanito)
In realtà questo piccolo incidente linguistico trova origine nel rinascimento italiano quando in occasione di matrimoni e carnevale non si lanciavano in aria pezzettini di carta colorata ma dei veri e propri dolcetti, i confetti appunto. I confetti, di origine addirittura romana, alla fine del 500 venivano spesso confezionati con dei semi di coriandolo (semillas de cilantro) che sostituivano la più pregiata mandorla (almendra).
Da questa strana triangolazione di tradizioni e usanze locali ha avuto origine questo curioso esempio di falsos amigos
In alcune zone d'Italia, per esempio in Abruzzo, questa tradizione di lanciare i confetti in aria come simbolo di prosperità è ancora vivo. Non a caso Sulmona in provincia dell'Aquila è considerata la capitale mondiale del confetto grazie ad una produzione tradizionale di questi gustosi dolci benauguranti.
Alla prossima,
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