La costruzione "ir a por algo" in spagnolo
La costruzione spagnola ir a por algo ci offre un'altra opportunità per analizzare le differenze linguistiche tra lo spagnolo peninsulare e lo spagnolo latinoamericano. Mi auguro che questi confronti, a cui vi ho un po' abituati nel blog, non vi confondano le idee; spero che rappresentino uno spunto per migliorare la vostra comprensione cogliendo nel contempo gli aspetti curiosi e divertenti del linguaggio.Considerate l'esempio:
- voy a por pan
questa strana frase, in cui ci sono due preposizioni vicine (a e por), la possiamo tradurre con:
- vado a prendere il pane
o per esempio:
- voy a por ti a las 7
possiamo tradurla con:
- passo a prenderti alle 7
Se fate un salto oltreoceano e usate questa costruzione con qualche persona del posto, probabilmente vi capiranno, ma forse aggrotteranno un po la fronte... Perché? Beh, in America Latina andare a prendere si traduce con ir por (senza la preposizione a).
Può una piccola e innocua preposizione mancante creare problemi di comprensione tra i popoli? La risposta è.... sì!!!! Vediamo un po' perché:
In America Latina:
- fuimos por agua (siamo andati a predere dell'acqua)
questa è un espressione che potreste sentire in Messico e che anche un vostro amico di Madrid sicuramente capirebbe (lui però direbbe fuimos a por agua). Fin qui tutto sotto controllo... però analizzate ora la frase:
- voy por mi abuelo
è una frase di per sé ambigua perché potrebbe significare:
- vado al posto di mio nonno (sostituzione)
- vado a prendere mio nonno (andare a prendere)
Quindi immaginiamo una conversazione tra due spagnoli latini: potrebbe nascere qualche incomprensione a causa dell'ambiguità delle frasi. Aggiungiamo uno spagnolo di Madrid che penserà probabilmente sempre alla prima accezione (sinonimo di voy en lugar de mi abuelo [sostituzione]), visto che la seconda lui la tradurrebbe mentalmente con: voy a por mi abuelo. Infiliamoci ora anche un italiano che non conosce bene la differenza tra por e para e che potrebbe tradurre erroneamente la frase con...(vado per mio nonno). Insomma il rischio che ognuno capisca una cosa diversa e che il povero nonno rimanga da solo per tutto il giorno non è così remoto...
Ptrebbe essere plausibile che gli spagnoli di Spagna abbiano incominciato ad aggiungere la preposizione a proprio come stratagemma per eliminare ogni possibile ambiguità (ciò deriva sicuramente dall'espressione ir a → moto a luogo)
Vediamo cosa dice il Diccionario panhispánico de dudas
2. a por. El uso de esta secuencia preposicional pospuesta a verbos de movimiento como ir, venir, salir, etc., con el sentido de ‘en busca de’, se percibe como anómalo en el español de América, donde se usa únicamente por: «Voy por hielo y cervezas a la tienda»(Victoria Casta [Méx. 1995]). En España alternan ambos usos, aunque en la norma culta goza de preferencia el empleo de por: «¿Qué haces ahí? ¡Vete por el medicamento, por Dios!» (Aparicio Retratos [Esp. 1989]); «—¿Te vas? [...] —Sí, bajo a por tabaco»(MtnGaite Fragmentos [Esp. 1976]). En realidad, no hay razones para censurar el uso de a por, pues en la lengua existen otras agrupaciones preposicionales, como para con, de entre, por entre, tras de, de por, etc., perfectamente normales. La secuencia a por se explica por el cruce de las estructuras ir a un lugar (complemento de dirección) e ir por algo o alguien (‘en busca de’), ya que en esta última está también presente la idea de ‘movimiento hacia’. |
Nota: una espressione idiomatica è ¡A por ellos! che suona come un minaccioso grido di guerra: andiamo a prenderli!
Andare a prendere si può tradurre anche con recoger e buscar: voy a buscar a mi abuelo / voy a recoger a mi abuelo (vado a prendere mio nonno).
Si tratta di frasi esenti da qualsiasi ambiguità? mmmmh purtroppo no... buscar traduce anche cercare, quindi fuori da qualsiasi contesto potreste sentire questa conversazione: - voy a buscar a mi abuelo - ¿se perdió? - ¿por? (vado a prendere mio nonno - Si è perso? - Perchè me lo chiedi?)
Con recoger può entrare in gioco la malizia: coger in molti Paesi dell'America Latina va usato con un molta attenzione perché ha una forte connotazione sessuale (coger = fottere). Una traduzione un po' maliziosa di recoger ( letteralmente volver a coger) potrebbe essere, senza censure, "fottere di nuovo". Quindi nel caso della nostra frase: voy a recoger a mi abuelo...
povero nonno...
Alla prossima,
Autore: Marco Santini
PS: vi svelo un piccolo retroscena legato a questo post... prima di pubblicare per scrupolo ho verificato con una persona dominicana la frase: voy por agua che vi ho proposto (vado a prendere dell'acqua) e la sua risposta (inaspettata) è stata... "en que sentido?? sentido de viajar??".... (???) E' vero! voy por agua può anche voler dire che vado da qualche parte "via mare"/"via acqua" in barca!! Quante ambiguità! A questo punto vi lascio con questa frase: voy por agua por mi abuelo cosa significa? Rifletteteci...
Ho scoperto il tuo blog per caso un paio di giorni fa e l'ho trovato subito interessante e ben fatto. Oggi ho letto il post su "a por" e l'ho trovato davvero ottimo (anche simpatico, tra l'altro).
RispondiEliminaDa un po' di tempo seguo alcuni telefilm doppiati in spagnolo e avevo notato la locuzione "ir a por", immaginandone il significato, in base al contesto in cui veniva usata. Il tuo post ha eliminato qualunque mio dubbio.
bravissimo, i miei complimenti !
RispondiEliminascusami, ma invece "è venuto a prendermi" come si traduce in spagnolo?
RispondiEliminasei super esaustivo, complimenti.
RispondiEliminae dire "voy a tomar a mi abuelo" non risolve tutto?
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